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Che cos’è Medium e perché devi utilizzarlo?
Sviluppata da Evan Williams, cofondatore di Twitter e Blogger, e lanciata nell’agosto 2012, Medium è una social publishing platform aperta a tutti che ospita un’ampia gamma di storie, idee, punti di vista, pubblicazioni amatoriali e professionali. Chiunque può creare un account per iniziare a scrivere, dai giornalisti ai blogger passando per i brand, e gli argomenti spaziano dalla salute mentale ai Social Media, dai viaggi alla fotografia, dalla politica alle interviste, fino alle notizie di tendenza.
Se in origine l’idea di Williams era incoraggiare gli utenti a creare post più lunghi di quelli che potevano pubblicare su Twitter con il limite di 140 caratteri (oggi 280), oggi la piattaforma rappresenta un nuovo modello di editoria digitale che promuove sostanza e autenticità. L’obiettivo di Medium è approfondire la comprensione del mondo attraverso voci esperte e sconosciute, capaci di immergersi nel cuore di qualsiasi argomento per portare in superficie nuove idee e costruire un ecosistema affidabile e dinamico.
Quando nel 2012 Williams ha lanciato la piattaforma, ha dichiarato: “Medium è un bellissimo spazio per leggere e scrivere – e poco altro. Su Medium, non sei solo. Si scrive accanto e con altre persone. Su Medium non conta chi sei o chi conosci, ma quello che hai da dire”.
Il contenuto, quindi, è il vero protagonista di Medium e ciò è reso ancora più evidente dal design minimalista di una piattaforma volutamente semplice, lineare e immediata, dall’interfaccia pulita e facile da utilizzare, con strumenti collaborativi e opzioni di formattazione limitate: infatti, non è possibile cambiare né il carattere né la dimensione del testo, ma si può formattare inserendo grassetto, corsivo, link, citazioni, sottotitoli e un header. Inoltre, l’editor può aggiungere delle note private che non saranno visibili ai lettori.
Scrivere un post è davvero semplice: dopo aver creato un account basta cliccare sul tasto Write, rappresentato da un’icona con foglio e matita, aprire il foglio digitale e cominciare a creare il proprio post. Inoltre, cliccando sul sul simbolo “+” puoi decidere se inserire un’immagine, utilizzando anche la libreria gratuita di Unsplash, oppure incorporare video, tweet e molto altro. Prima di dedicarti alla scrittura della tua storia, ti suggeriamo di leggere le linee guida della piattaforma per sapere quali sono gli standard che i post devono rispettare per essere ritenuti idonei alla pubblicazione sulla piattaforma.
Medium offre ai suoi editor gli strumenti per costruire relazioni con oltre 100 milioni di lettori in tutto il mondo e la possibilità di guadagnare con il proprio lavoro, partecipando al Medium Partner Program. Per aderire al programma partner si può scegliere tra Member reading time (Tempo di lettura degli utenti) e Referred memberships (Iscrizioni referenziate).
L’uso della piattaforma e la lettura degli articoli sono gratuiti, ma per avere accesso ai contenuti degli autori che fanno parte del Medium Partner Program bisogna sottoscrivere un abbonamento di 5 dollari al mese o 50 all’anno. Va inoltre ricordato che per interagire con gli altri lettori, partecipare alle conversazioni e visualizzare i contenuti legati ai propri interessi, oltre alla versione desktop si può utilizzare anche l’App Medium disponibile su App Store e Google Play Store.
Come creare un blog su Medium e cosa puoi fare?
Come abbiamo già detto, il primo passo per iniziare a usare Medium e è registrarsi e creare un account: basta cliccare sul pulsante Get Started e scegliere una tra le tre diverse opzioni di iscrizione: Google, Facebook oppure l’email.
Indipendentemente dall’opzione scelta, in un secondo momento puoi sempre collegare Twitter o Facebook al tuo account Medium tramite la scheda Connections nel menu Impostazioni, lo stesso dal quale è possibile modificare username e URL, cambiare il design del profilo e controllare le notifiche email. Una volta creato l’account, per completare l’iscrizione, è necessario aggiungere una foto profilo e una breve biografia (massimo 160 caratteri).
Per ogni storia che pubblichi su Medium puoi aggiungere fino a cinque tag, ovvero delle etichette che descrivono l’argomento e contribuiranno a rendere il post più visibile all’interno della piattaforma, aiutandoti a trovare il pubblico giusto.
I tag verranno visualizzati in fondo al post e facendo clic su ogni singola etichetta potrai accedere a una pagina che contiene sia altri contenuti con lo stesso tag, sia alcuni suggerimenti per altri tag che potresti trovare utili. Il consiglio è non limitarsi ad aggiungere le etichette più popolate, ma studiare le nicchie che ti interessano per fare in modo che i contenuti siano visti dal maggior numero di persone possibile e aumentare così l’engagement dei tuoi post.
Per misurare i dati dei tuoi post ti basta accedere alla pagina Stats, tramite il menù a tendina in alto a destra dell’homepage di Medium, e visualizzare il traffico complessivo delle storie e delle risposte pubblicate negli ultimi 30 giorni.
In aggiunta, è possibile ottenere maggiori dettagli per ogni singola storia relativi a visualizzazioni (il numero di persone che hanno visitato la pagina di una storia), letture (una stima delle persone che hanno letto il tuo contenuto), percentuale di lettura (la differenza tra letture e visualizzazioni) e raccomandazioni (il numero di raccomandazioni ricevute da un contenuto). Valutando queste metriche si possono monitorare le prestazioni dei singoli articoli, comprendere meglio il proprio pubblico e, se necessario, modificare la Content strategy.
La piattaforma inoltre ti permette di seguire gli autori che preferisci e di interagire con i contenuti pubblicati da altri editor, commentandoli, raccomandando i post, condividendoli o aggiungendoli alle tue liste per leggerli ogni volta che vuoi. Ad esempio, se hai trovato un contenuto particolarmente interessante puoi utilizzare l’icona delle mani che applaudono per dimostrare che il tuo apprezzamento verso il post (puoi applaudire fino a un massimo di 50 volte per storia che saranno però conteggiate come un solo fan). Puoi anche condividere su Twitter, Facebook o Linkedin i post che ti piacciono e inserirli tra i tuoi preferiti facendo clic sull’icona del segnalibro.
Oltre a consigliare, condividere e contrassegnare le storie di Medium, è possibile selezionare una specifica sezione di testo con il cursore e, una volta evidenziato il testo, selezionare una o più opzioni tra le quattro che compongono il menù a comparsa:
- Evidenziare una parte del testo facendo clic sull’icona dell’evidenziatore. Il testo selezionato viene evidenziato in verde ed è visibile ai follower di Medium, mentre lo scrittore ricevere una notifica;
- Facendo clic sull’icona a forma di nuvoletta è possibile scrivere una risposta alla storia che si sta leggendo e la sezione di testo evidenziata apparirà in cima alla risposta;
- Cliccando sull’icona di Twitter si genera un tweet che contiene la parte di testo evidenziata e il link al post;
- Cliccando sull’icona del lucchetto è possibile inviare una nota privata all’autore della storia.
In che modo Medium può aiutare la crescita del tuo business?
All’interno di una strategia di Content marketing, Medium è una risorsa preziosa da affiancare al blog aziendale per far conoscere il proprio business, costruire relazioni, diventare un punto di riferimento nel proprio settore e raggiungere un pubblico più ampio. Come? Investendo nella creazione di contenuti stimolanti, educativi e di alta qualità che si concentrano sugli argomenti importanti per le proprie buyer personas.
Per di più, secondo Moz.com, la Domain Authority di Medium, ovvero quel numero dall’1 al 100 che indica l’autorevolezza di un sito web, è pari a 95. Ciò significa che i contenuti pubblicati sulla piattaforma tendono a posizionarsi molto bene sui motori di ricerca.
Secondo Neil Patel, imprenditore ed esperto SEO, Medium per le aziende ci sono numerosi vantaggi nello sfruttare la piattaforma:
- Aumentare la Brand awareness senza sovraccaricare i lettori con materiale incentrato sulle vendite;
- Aumentare la visibilità invitando gli influencer del settore a collaborare alla propria pubblicazione;
- Diversificare la promozione dei contenuti;
- Aumentate i clic verso il proprio sito web incorporando i link all’interno dei contenuti;
- Creare un pubblico, incoraggiando i lettori a iscriversi alla propria pubblicazione;
- Aumentare i backlink al proprio sito web per rafforzare la strategia di link building e la SEO.
Naturalmente, non basta condividere contenuti sulla piattaforma per essere notati e avere successo: creare contenuti originali, capaci di coinvolgere il pubblico di riferimento, è un lavoro complesso che richiede tempo, competenze specifiche e strumenti ad hoc in grado di ottimizzare i processi.
La soluzione? Affidarsi a un partner esperto, come un’agenzia di Content marketing che per conto dei suoi clienti si occupa dell’ideazione, della produzione, dell’ottimizzazione e della distribuzione dei contenuti per il web e i media digitali.