Indice dei contenuti
Che cos’è il diritto d’autore?
Con l’avvento di GPT3 il modo di creare contenuti web è drasticamente cambiato, grazie alla tecnologia dei chatbot alimentati dall’Intelligenza Artificiale (IA) che sono in grado di generare testi la cui qualità è talmente alta da rendere difficile determinare se sono stati scritti o meno da un essere umano. Si tratta di un’opportunità che presenta sia vantaggi che rischi perché chiama in causa il diritto d’autore che si applica al contenuto prodotto.
Che cos’è il diritto d’autore? Si tratta di una branca del diritto privato, il cui scopo è tutelare i frutti dell’attività intellettuale di carattere creativo -le opere, in altre parole, devono essere nuove e originali-, attraverso il riconoscimento all’autore originario (o agli autori nel caso di collaborazione creativa) dell’opera di una serie di diritti di carattere sia morale, sia patrimoniale. Il diritto d’autore si applica ad arti figurative, architettura, teatro, cinematografia, programmi per elaboratore e banche dati, tuttavia alcune opere non sono tutelate, come ad esempio le leggi o i testi degli atti ufficiali dello Stato o delle amministrazioni pubbliche.
Per meglio comprendere l’applicabilità della legge sul diritto d’autore è necessario evidenziare la differenza tra diritti morali e diritti patrimoniali. Nel primo caso si parla di diritti che garantiscono la tutela della personalità dell’autore e restano in capo all’autore stesso anche in caso di cessione dei diritti di utilizzazione economica dell’opera. I diritti patrimoniali invece, a differenza di quelli morali, possono essere acquistati, alienati o trasmessi ad altri soggetti, in tutte le forme e i modi previsti dalla legge.
I diritti morali comprendono:
- Diritto alla paternità dell’opera;
- Diritto al mantenimento dell’integrità dell’opera;
- Diritto di pubblicazione dell’opera o del ritiro della stessa dal commercio.
Nella categoria dei diritti patrimoniali riconosciuti all’autore, ossia i diritti relativi all’utilizzazione economica dell’opera, rientrano invece:
- Diritto di riproduzione;
- Diritto di esecuzione, rappresentazione, recitazione o lettura pubblica dell’opera;
- Diritto di diffusione;
- Diritto di distribuzione;
- Diritto di elaborazione dell’opera.
Quali sono le eccezioni al diritto d’autore?
In genere, il soggetto titolare dei diritti d’autore è colui che crea l’opera, tuttavia esistono delle eccezioni: ad esempio, il detentore dei diritti di una testata giornalistica è l’editore anche se gli articoli sono stati scritti dai dipendenti, i quali mantengono i diritti morali in qualità di effettivi creatori dell’opera. Per quanto riguarda, invece, le opere cinematografiche, chi detiene i diritti è il produttore.
La legge italiana contempla inoltre dei casi in cui è possibile riprodurre e rappresentare l’opera senza previa autorizzazione al fine di garantire il giusto equilibrio tra i diritti d’autore e l’accesso del pubblico all’informazione e alla cultura:
- In caso di copia privata per la riproduzione a uso privato di un’opera;
- La rappresentazione di un’opera nella cerchia dei familiari e degli amici intimi, purché non dia luogo ad alcuna forma di pagamento;
- La riproduzione e la rappresentazione di analisi e brevi citazioni a scopo illustrativo o critico di opere pubblicate;
- L’imitazione di un’opera per farne una parodia o caricatura;
- La riproduzione e la rappresentazione di estratti di un’opera per scopi informativi, soprattutto nell’ambito di rassegne stampa;
- La riproduzione di opere ai fini della costituzione di archivi da parte di biblioteche accessibili al pubblico, istituti scolastici o musei, che non abbiano come scopo l’ottenimento di alcun vantaggio commerciale o economico diretto o indiretto;
- La rappresentazione di opere alle persone con disabilità e il loro adattamento a loro vantaggio;
- L’eccezione pedagogica che permette a un insegnante di riprodurre estratti di opere a beneficio dei suoi studenti;
- La protezione del software è limitata al suo codice. Quindi, se l’autore del software è un lavoratore dipendente, i diritti economici spettano automaticamente al suo datore di lavoro.
È importante ricordare che l’articolo 9 della Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche, anche detta Convenzione Universale sul Diritto d’Autore, stabilisce che le eccezioni al diritto d’autore si applicano solo se sussistono tre condizioni: che corrispondano a casi particolari, che non pregiudichino il normale sfruttamento dell’opera d’autore e, infine, che non pregiudichino irragionevolmente i legittimi interessi del titolare del diritto.
Diritto d’autore e Intelligenza Artificiale: quello che devi sapere
Oggi il diritto d’autore di un’opera creata dall’Intelligenza Artificiale è particolarmente complesso, poiché non è chiaro chi debba essere considerato l’autore o il creatore dell’opera. In un articolo pubblicato su Agendadigitale.eu si evidenzia che l’IA sta aprendo nuovi scenari nell’ambito della proprietà intellettuale e di conseguenza sta trasformando il business delle imprese che operano nel settore creativo, come sta già accadendo negli Stati Uniti d’America. Oltreoceano, infatti, si stanno già cercando soluzioni che orientate al riconoscimento della protezione giuridica delle opere create tramite il cosiddetto machine learning.
Per quanto riguarda l’Unione Europea, invece, dallo studio reCreating Europe, in merito ai risultati generati dall’IA nel segmento del diritto d’autore, e in particolare in campo musicale, emerge che le questioni da risolvere sono assai più complesse di quanto sembra quando si cerca di stabilire chi, e in quale misura, può essere considerato l’autore di lavori che hanno una certa somiglianza con le opere frutto del cervello dell’uomo. Questo perché se da un lato è vero che le attività basate sui sistemi di IA, almeno al momento, devono essere svolte sotto la supervisione umana, dall’altro il livello di contributo umano al raggiungimento dell’obiettivo prefissato non sempre è uguale a quello della macchina.
Ed è proprio il “tema del contributo” dell’uomo alla generazione dell’output della macchina che assume un ruolo fondamentale per stabilire se un determinato risultato, ottenuto utilizzando i modelli di IA, è suscettibile di protezione sotto il profilo del diritto d’autore o dei diritti connessi al suo esercizio.
Per assicurarsi che il risultato delle attività frutto del Machine Learning risponda o meno alle condizioni necessarie affinché si applichi il diritto d’autore bisogna esaminare, di volte in volta, le singole situazioni in base alle norme esistenti in materia in ciascuno Stato anche perché in molto casi può rendersi necessario procedere con un accertamento giudiziale.
Tra i numerosi strumenti forniti dalle istituzioni dell’Unione Europea all’identificazione di criteri utili a fissare le regole per l’attribuzione di tutela di tutti quei contenuti sviluppati attraverso l’impiego dell’IA, l’articolo ricorda i risultati del Report with recommendations to the Commission on Civil Law Rules on Robotics, la Risoluzione del Parlamento Europeo, adottata il 16 febbraio 2017, la Risoluzione del 20 ottobre del 2020, che riguarda l’aspetto centrale della tutela dei diritti altrui nell’impiego dei sistemi di IA, il Libro Bianco sull’intelligenza artificiale, pubblicato il 19 febbraio 2020, con il sottotitolo Un approccio europeo all’eccellenza e alla fiducia e la Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio, che stabilisce regole armonizzate sull’intelligenza artificiale (Legge sull’intelligenza artificiale) e modifica alcuni atti legislativi dell’Unione.
Contenuti web e IA: perché l’intervento umano farà sempre la differenza?
L’Intelligenza Artificiale è senza dubbio un grande alleato dei creatori di contenuti web, tuttavia è importante ricordare che ci sono alcuni aspetti in cui l’intervento umano sarà sempre necessario, come ad esempio la creatività e l’innovazione.
L’IA, infatti, può essere in grado di creare contenuti in modo rapido ed efficiente, ma non sarà mai in grado di proporre idee veramente nuove o originali. Di conseguenza, è importante comprendere la necessità dell’intervento umano per garantire un risultato unico e creativo.
In definitiva, non basta saper padroneggiare gli strumenti delle nuove tecnologie: bisogna tenere in considerazione l’importanza dell’artigianato e della creatività umana per creare contenuti web originali che si distinguano dalla massa.
Per conquistare il proprio spazio all’interno di un mercato competitivo e massimizzare il potenziale degli strumenti disponibili è quindi fondamentale affidarsi a un partner esperto, come un’agenzia di Content marketing che per conto dei suoi clienti si occupa dell’ideazione, della produzione dell’ottimizzazione e della distribuzione dei contenuti per il web e i media digitali.