Link building: guida completa per una strategia di successo

Perché la Link building è importante per il posizionamento di un sito web

di Pietro Dommarco
8 mins read
Link building: guida completa per una strategia di successo

Per capire che cos’è la link building e perché è così importante per il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca dobbiamo partire da una domanda: che cos’è un hyperlink?

In informatica un hyperlink, spesso chiamato semplicemente link, è un collegamento ipertestuale costituito da un URL (Uniform Resource Locator), cioè l’indirizzo della pagina con cui si desidera generare il collegamento, e da un anchor, vale a dire l’elemento (testo, documenti, immagini, eccetera) a cui il link si aggancia.

Il link collega due diverse risorse del web allo scopo di guidare l’utente dal punto A al punto B, consentendogli in questo modo di approfondire un argomento e di conoscere risorse o prodotti a cui potrebbe essere interessato. I collegamenti ipertestuali sono l’elemento che caratterizza la non linearità dell’informazione propria dell’ipertesto, ossia l’insieme dei documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave.

Una volta chiarito che cos’è un hyperlink possiamo iniziare il viaggio alla scoperta di una delle attività che rientra nell’ambito della SEO off-site, ovvero la link building che significa letteralmente “costruzione di collegamenti”.

La link building è una tecnica che mira a incrementare il numero e la qualità dei link in ingresso verso un sito web allo scopo di aumentare la rilevanza, l’affidabilità e l’autorevolezza di un dominio: pensiamo, ad esempio, alla celebre enciclopedia online Wikipedia che al suo interno contiene collegamenti a migliaia di siti diversi i quali costituiscono delle utili fonti di approfondimento.

I backlink, detti anche inbound link, incoming link o o inward link, in altre parole i collegamenti da siti esterni verso il proprio sito, sono uno dei più importanti fattori di posizionamento SEO: prestare attenzione agli inbound link significa migliorare la link popularity e fare in modo che il sito appaia tra i primi risultati organici della SERP (Search Engine Results Page). In passato i motori di ricerca valutavano la quantità di backlink mentre oggi, complice l’algoritmo Google Penguin che scoraggia il ricorso a pratiche di Black Hat SEO, a fare la differenza sono la provenienza, la qualità e la natura dei link in ingresso.

È quindi necessario che una strategia di link building, per essere efficace e rispettare il concetto di EAT, acronimo di Expertise (Esperienza), Authoritativeness (Autorevolezza), Trustworthiness (Affidabilità), sia sempre relazionata alla nicchia di riferimento.

Quali sono le tipologie di backlink?

I link in ingresso non sono tutti uguali. Esistono infatti diversi tipi di backlink che variano per scopo e influenza sul ranking dei siti collegati:

  • Nofollow: utilizza l’attributo rel=nofollow ed è stato introdotto per contrassegnare i link che non devono superare l’analisi dell’algoritmo PageRank e quindi non devono essere seguiti né indicizzati. I link Nofollow possono essere usati, ad esempio, per non trasmettere link juice (espressione usata in ambito SEO per definire il valore e l’autorità che i link trasmettono da una pagina web a un’altra) a siti poco autorevoli che però sono utili ai nostri utenti oppure in caso di link verso risorse con argomenti molto diversi da quelli normalmente trattati nel proprio sito web;
  • Dofollow: questo tipo di link passa il trust (PageRank) pertanto non ha l’attributo Nofollow ed è più utile ai fini SEO perché trasmette valore alla risorsa linkata. L’attributo rel=dofollow, a differenza del Nofollow, non va impostato manualmente ed è presente di default in ogni link che punta verso l’esterno;
  • Sponsored: utilizza l’attributo rel=sponsored per contrassegnare i link sponsorizzati o a pagamento. Non segnalare questo tipo di link corrisponde a una violazione delle linee guida per webmaster di Google e può danneggiare il posizionamento del sito sul motore di ricerca;
  • User Generated Content (UGC): utilizza l’attributo rel=ugc che viene usato per contrassegnare i link generati dagli utenti, tra cui commenti e post nei forum, e avvisa il motore di ricerca che quel link non è stato aggiunto dal webmaster.

Lo strumento che consente di effettuare un’analisi dei backlink è Google Search Console, tuttavia per ottenere risultati più accurati è consigliabile utilizzare tool SEO esterni in supporto al servizio offerto dal colosso di Mountain View.

Link building naturale e artificiale: quali sono le differenze?

Un’ulteriore suddivisione dei link in entrata ci permette di distinguere i backlink di tipo:

  • Naturale: un inbound link è naturale quando il collegamento ipertestuale viene inserito spontaneamente all’interno di un sito web. Più in generale possiamo dire che un link è considerato naturale se il collegamento porta a un contenuto rilevante rispetto all’argomento trattato e risulta quindi utile per l’utente: quando ciò accade si verifica il fenomeno del cosiddetto link earning che si caratterizza per la presenza di link non concordati fra webmaster, ma ottenuti in modo spontaneo;
  • Innaturale: un inbound link è considerato innaturale o artificiale quando viene inserito per effetto di un accordo commerciale o di uno scambio di favori fra webmaster allo scopo di migliorare la link popularity e il posizionamento del sito sui motori di ricerca.

I motori di ricerca preferiscono che la link building sia il più naturale possibile e considerano qualunque forzatura come una manipolazione del ranking. Ciò significa che comprare link per la SEO è sempre sbagliato? Esistono delle obiezioni che provano a giustificare il ricorso alla compravendita di link, tuttavia è sempre bene ricordare che il rischio a cui ci si espone è davvero elevato e le conseguenze possono essere molto spiacevoli.

SEO link building strategy: 5 consigli per backlink di qualità

Ecco cinque consigli per sviluppare una SEO link building strategy efficace e migliorare il posizionamento del tuo sito web sui motori di ricerca:

  1. Contenuti condivisibili: per guadagnare backlink di alta qualità è necessario creare contenuti condivisibili, come pagine che contengano statistiche, tendenze e previsioni rilevanti per un determinato settore. Non sottovalutare anche il potere delle immagini che aumentano la possibilità di acquisire link: quante volte hai fatto riferimento a un grafico, un diagramma o un’infografica per decifrare dati e processi complessi? Secondo le ricerche di neuromarketing sulle immagini dell’università Victoria di Wellington, in Nuova Zelanda, i contenuti testuali accompagnati da foto riscuotono più fiducia degli stessi testi senza elementi visivi. Anche i Podcast sono un utile strumento che possono aiutarti a conquistare un’audience più grande e a ottenere link naturali;
  2. Scrivere Guest Post (GP) per pubblicazioni di settore: il GP è un articolo di qualità pubblicato come ospite su un altro sito web e, oltre ad ottenere backlink, ti permette di aumentare la tua credibilità nel settore di riferimento. Un’altra strategia, suggerita da Semrush, è farsi linkare dai propri fornitori poiché si tratta di persone che conoscono il tuo prodotto/servizio e sanno come lavori;
  1. Broken link: analizza il sito web di tuo interesse e se trovi dei broken link, ovvero dei link rotti che puntano verso risorse non disponibili, contatta il proprietario, segnala il codice errore 404 (not found) e proponigli il tuo link per la sostituzione;
  1. Trasforma le menzioni in link: si tratta di un’operazione piuttosto semplice perché ti basta utilizzare uno strumento come Google Alert per monitorare il web e individuare le menzioni relative al brand. Una volta rintracciati i siti web che parlano di te contatta i proprietari e chiedi l’aggiunta del link alle menzioni;
  1. Analizzare il profilo di backlink dei concorrenti: per impostare una corretta SEO link building strategy è fondamentale monitorare i backlink dei concorrenti, vedere da chi vengono linkati e fare, se necessario, Digital PR al fine di costruire una rete di collegamenti autorevole.

La link building non può essere affidata al caso o all’improvvisazione e, come tutte le attività di SEO off-site e di SEO on-site, richiede competenze specifiche, oltre a un considerevole investimento di tempo e risorse.

Per creare una rete di backlink di qualità che migliori il posizionamento del tuo sito web sui motori di ricerca, il consiglio è affidare la gestione delle attività a un professionista SEO oppure a un’agenzia di Content marketing che saprà applicare la migliore strategia e affrontare le inevitabili complessità di gestione.

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