Zuck Buks: la nuova moneta virtuale per entrare nel Metaverso

Che cosa sono i Zuck Buks?

di Raffaella Berardi
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Zuck Buks: la nuova moneta virtuale per entrare nel Metaverso

Zuck Buks: che cos’è la nuova valuta virtuale?

Mark Zuckerberg ci riprova e dopo aver abbandonato il progetto Libra/Diem, la criptovaluta venduta alla banca californiana Silvergate, è a lavoro su quelli che i dipendenti di Meta hanno soprannominato Zuck Bucks (i dollari di Zuck), una nuova valuta virtuale da spendere nel Metaverso che nel nome contiene un chiaro riferimento al CEO e fondatore dell’impresa statunitense.

A rivelarlo è il Financial Times che in un articolo pubblicato lo scorso 6 aprile sul proprio sito web svela qualcosa in più sui piani di Zuckerberg: l’uomo che ha rivoluzionato le relazioni umane vuole rendere più attrattivi i social dell’universo Meta attraverso nuove funzionalità in grado di attrarre e fidelizzare gli utenti, visto il calo di popolarità di Facebook e Instagram che stanno perdendo terreno nella sfida contro il più giovane, fresco e divertente social network cinese Tik Tok.

Che cosa sono esattamente i Zuck Buks? È improbabile, secondo l’analisi del quotidiano economico-finanziario britannico, che si tratti di una criptovaluta basata sulla Blockchain. Meta, infatti, si starebbe orientando verso l’introduzione di token in-app controllati centralmente dall’azienda, simili a quelli utilizzati nelle app di gioco, come la valuta Robux del popolare gioco per bambini Roblox. Inoltre, Meta starebbe valutando anche la creazione di “social tokens” o “reputation tokens”, che potrebbero essere emessi come ricompensa per contributi significativi nei gruppi di Facebook, e di “creator coins” pensati per gli influencer di Instagram.

In più, come annunciato da Adam Mosseri, Head of Product di Instagram, nei giorni scorsi è partita la fase di sperimentazione – per ora solo sul mercato statunitense- che permetterà a un gruppo ristretto di creatori di condividere NFT (acronimo di Non-Fungible Token, in italiano “gettone non fungibile” o “gettone non riproducibile”), creati o acquistati, nelle storie di Instagram, nei messaggi e nel feed. Cliccando sul tag sarà possibile ottenere informazioni aggiuntive, come i dettagli sul creator e quelli sul possessore attuale.

In futuro gli NFT potrebbero essere monetizzati tramite “tariffe e/o annunci” e, come dichiarato da Mosseri, ciò offrirà ai creatori la possibilità di monetizzare il proprio lavoro e farne uno stipendio. La novità è stata confermata anche da Zuckerberg con un post pubblicato il 9 maggio sul suo profilo Facebook e Instagram in cui l’amministratore delegato di Meta spiega cheUna funzionalità simile arriverà presto su Facebook, insieme agli NFT in realtà aumentata su Instagram Stories tramite Spark AR, in modo da poter inserire l’arte digitale in spazi fisici”.

Il FT sottolinea che i Zuck Buks non sono il primo tentativo di Facebook d’introdurre una valuta nel suo ecosistema: già nel 2009, infatti, il colosso dei social media aveva provato a percorrere questa strada con i Facebook Credits, una moneta virtuale che consentiva agli utenti di effettuare acquisti in-app, in genere in giochi come FarmVille. 

In una nota di fine gennaio, il nuovo capo della divisione finanziaria di Meta, Stephane Kasriel, ha scritto: “Stiamo apportando modifiche alla nostra strategia di prodotto e alla nostra road map in modo da poter dare priorità alla costruzione del Metaverso e a come saranno i pagamenti e i servizi finanziari in questo mondo digitale“. Stando alle dichiarazioni rilasciate da Kasriel, l’azienda vuole accelerare gli investimenti per facilitare i pagamenti all’interno di WhatsApp e Messanger allo scopo di aiutare i creator a monetizzare le loro attività, ad esempio attraverso gli NFT.

Metaverso: come entrare nel mondo virtuale?

Metaverso (in inglese, Metaverse) è una parola coniata dall’autore di fantascienza statunitense Neal Town Stephenson e compare per la prima volta nel suo romanzo di fantascienza postcyberpung dal titolo Snow Crash pubblicato nel 1992. Il Metaverse è descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.

Secondo Stephenson il Metaverso è un’enorme sfera nera di 65536 km (216) di circonferenza, tagliata in due all’altezza dell’equatore da una strada percorribile anche su di una monorotaia con 256 stazioni, ognuna a 256 km (28) di distanza: su questa sfera ogni persona può realizzare in 3D tutti i luoghi che desidera, dai negozi agli uffici e fino ai nightclub, potenzialmente visitabili dagli utenti. Un famoso esempio di Metaverso è il mondo virtuale di Second Life. 

Vediamo quali sono le principali caratteristiche del Metaverse: 

  • Spazi tridimensionali in cui gli utenti possono muoversi liberamente utilizzando gli avatar. 
  • All’interno di questi spazi tridimensionali collettivi, gli utenti possono lavorare, giocare, creare nuovi contatti e anche concludere accordi commerciali;
  • Le aziende non possiedono il Metaverso poiché si tratta di una struttura tecnica condivisa;
  • Gli spazi virtuali possono essere creati dagli utenti stessi che li mettono a disposizione di altri utenti;
  • Il collegamento tra lo spazio reale e quello digitale è reso possibile dall’impiego di tecnologie di realtà ibride e di realtà aumentata;
  • Si possono utilizzare valute virtuali e reali;
  • Alla base degli spazi virtuali ci sono degli standard tecnici compatibili, protocolli, l’interoperabilità, la proprietà digitale, la tecnologia Blockchain e legislazioni che ne regolano l’uso.

Come entrare nel Metaverso? Chiunque può accedere all’universo digitale bastano alcuni semplici strumenti:

  • Un computer o uno smartphone;
  • Una buona connessione Internet;
  • Un account su una piattaforma del mondo virtuale, come Decentraland, Sandbox o Stageverse;
  • Un visore di Virtual Reality per un’esperienza più immersiva.
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