Contenuti short-form: cosa sono, quando e perché utilizzarli

I contenuti short form sono studiati per rispondere a domande specifiche e per offrire soluzioni veloci. 

di Raffaella Berardi
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Contenuti short-form: cosa sono, quando e perché utilizzarli

Che cosa sono i contenuti short form?

Sebbene la lunghezza dei contenuti possa influenzare in modo significativo la strategia di Content marketing, un articolo più lungo non sempre significa vendite o conversioni elevate. A volte può essere più utile proporre contenuti short form che forniscono un’informazione mirata ed essenziale per le persone cercano di risolvere un problema specifico.

Spesso, infatti, gli utenti hanno solo bisogno di risposte rapide alle loro domande e se non si riesce a soddisfare questa esigenza, il rischio è quello di perdere potenziali clienti che non hanno tempo o interesse sufficienti per leggere contenuti long form, giudicati troppo lunghi e dispersivi. 

I contenuti short-form, ovvero i contenuti brevi, sono concisi, veloci, diretti, facili da assorbire e consumare, mirano a trasmettere un messaggio in modo rapido ed efficace, e ciò li rende ideali per rispondere a domande specifiche, fornire informazioni pertinenti e guidare i lettori verso una particolare Call to Action (CTA).

Non esiste una definizione univoca di contenuto breve: uno short form: in genere se un articolo è lungo meno di 1.200 parole, è considerato un contenuto di forma breve, ma alcuni professionisti del marketing pongono il limite a 1.000 parole, mentre altri si fermano a 500 o 750 parole. Diciamo che i contenuti short form sono tipicamente quelli che non superano le 800-1.000 parole (per i contenuti testuali) o i dieci minuti (per i contenuti video).

Quali contenuti possono essere considerati short form?

L’argomentazione a favore dei contenuti brevi è sempre stata radicata nell’idea che con l’avvento delle nuove tecnologie e dei media digitali la nostra capacità di concentrazione è calata: secondo una ricerca Microsoft, rispetto a vent’anni fa, oggi abbiamo una soglia di attenzione pari a circa 8 secondi. Ciò significa che i contenuti devono essere veloci da consumare, e in questo senso un short form può rivelarsi più utile di un contenuto long form.

I contenuti brevi consentono di fornire risposte rapide su un argomento specifico, senza entrare troppo nel dettaglio, eliminano passaggi superflui e puntano dritto all’essenziale, riducono al minimo le distrazioni e riescono a catturare l’attenzione dei lettori che trovano le informazioni di cui hanno bisogno in un tempo molto ridotto. 

I contenuti short form più comuni comprendono:

  • Brevi articoli per il blog
  • Contenuti per i social media;
  • Articoli con le ultime notizie;
  • Comunicati stampa;
  • Infografiche;
  • Email;
  • Video di breve durata.

I contenuti brevi sono l’approccio perfetto per fornire ai lettori informazioni di base o per rispondere alle loro domande più comuni

Com’è strutturato un contenuto short form?

Per centrare l’obiettivo di produrre contenuti brevi e di successo, è necessario conoscere bene l’argomento e puntare al cuore della questione in modo chiaro e semplice. Bisogna anche adottare un Tone of Voice più accattivante, in modo da risultare interessanti, divertenti e coinvolgenti.

Per agevolare la lettura, i contenuti short form dovrebbero essere scritti in un linguaggio semplice e diretto, che sia facilmente comprensibile anche ai lettori meno esperti, e organizzati in paragrafi brevi e concisi, dai titoli accattivanti e contenenti le informazioni principali, evitando di dilungarsi in dettagli superflui. Inoltre, per renderli più coinvolgenti si possono inserire immagini di qualità, video, infografiche e altri contenuti visivi, oltre a delle CTA chiare e mirate, che guidino al lettore verso l’azione desiderata.

È anche importante ricordare che un contenuto breve ha spazio solo per una o due keyword, quindi se si vuole uno short-form content SEO ben indicizzato da Google, che aiuti a migliorare il posizionamento del sito web nei risultati di ricerca, bisogna prestare particolare attenzione alla scelta delle parole chiave. 

Un altro elemento da scegliere con attenzione sono le fonti, in modo che il contenuto sia ricco di informazioni accurate e verificate, e si possa contare su un’autorevolezza sufficiente a creare un contenuto di qualità.

Quando e perché utilizzare i short form? 

Uno dei motivi principali per cui i content marketer utilizzano i contenuti brevi è che sono più facili da creare e permettono di condividere rapidamente un messaggio con il pubblico. In più, gli short-form sono un modo efficace per i brand di mantenere una presenza costante sui social media e di fornire contenuti di intrattenimento, informazione e ispirazione ai propri follower.

Non solo: contenuti di forma breve, facili da consumare in pochi minuti, se non secondi, possono aiutare a lasciare una buona impressione e a generare fiducia nel brand in un arco di tempo più breve. Così facendo, poiché la creazione della Brand awareness si basa sia sul richiamo emotivo che sulla costruzione di un rapporto di fiducia basato sulla conoscenza, si rafforza la relazione con i potenziali clienti ed è possibile guadagnare maggiore attenzione e interazioni da parte loro.

Un altro aspetto da non sottovalutare è il tempo di utilizzo quotidiano di uno smartphone o di un tablet: notifiche, email, notizie che si cercano volentieri per intrattenimento o per informazione, video, messaggi.. tutte queste attività sono ormai diventate indispensabili per la maggior parte delle persone, e questo aumenta la richiesta di contenuti brevi ma di qualità, pronti per essere consumati e condivisi in un istante. 

In questo contesto, i contenuti short form sono l’ideale per offrire all’utente ciò di cui ha bisogno in un tempo molto breve. Inoltre, essendo più facili da creare rispetto a contenuti più lunghi, possono essere prodotti in tempi più rapidi e con una maggiore frequenza, caratteristiche che li rendono la soluzione ideale per rapidi cambiamenti di strategia. Senza contare che alcuni contenuti di forma breve, come ad esempio i video al di sotto dei dieci minuti, hanno un ROI maggiore e diventano virali più facilmente.

Come scrivere contenuti short form efficaci?

In un’epoca in cui Internet è inondato di informazioni diventa sempre più difficile per un brand ottenere l’attenzione dei propri clienti. Per questo motivo, è fondamentale saper produrre contenuti di qualità facili da consumare, ma che siano anche in grado di catturare l’interesse e stimolare la curiosità. 

Creare contenuti brevi può sembrare facile solo in apparenza, ma in realtà è una sfida: bisogna essere concisi ma chiari, senza tralasciare informazioni essenziali, mantenere un linguaggio chiaro e di facile comprensione, evitando termini tecnici o complessi, conoscere molto bene l’argomento per poterlo trattare in maniera esaustiva, ma senza perdere di vista la sintesi, ed essere in grado di creare contenuti coinvolgenti, adatti al proprio target, con un impatto significativo. 

Dare forma a questo tipo di contenuti richiede quindi tempo, impegno e costanza, oltre a una certa competenza in ambito SEO per non rischiare di essere penalizzati sui motori di ricerca. In più, un buon contenuto deve integrare le parole chiave, essere ben strutturato e contenere link a una pagina di approfondimento (se esiste) o a una landing page. 

In definitiva, i contenuti brevi possono diventare uno strumento molto efficace per raggiungere gli obiettivi, ma è necessario conoscere i principi del marketing dei contenuti ed essere in grado di applicarli per ottenere risultati concreti. La soluzione? Affidarsi a un partner esperto come un’agenzia di Content marketing che per conto dei suoi clienti si occupa dell’ideazione, della produzione dell’ottimizzazione e della distribuzione dei contenuti per il web e i media digitali.

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