Indici di leggibilità SEO: che cos’è Flesch Reading Ease

La leggibilità dei contenuti può contribuire a migliorare il posizionamento del nostro sito all’interno dei motori di ricerca. Ecco come calcolarla e migliorarla attraverso indici di leggibilità quali il Flesch Reading Ease.

di Dayone Magazine
Indici di leggibilità SEO: che cos'è Flesch Reading Ease

Il Flesch Reading Ease è un punteggio che indica la facilità di lettura e comprensione di un testo. Più nello specifico, è uno dei più noti indici di leggibilità nati per analizzare e migliorare gli articoli scritti in ottica SEO (non a caso è quello adottato dal famoso plugin SEO Yoast).
Migliorare il posizionamento del nostro sito nei motori di ricerca è, infatti, un’operazione complessa che richiede di prendere in considerazione diversi aspetti della content creation: dalla mappatura delle pagine del sito all’ottimizzazione delle immagini, dall’inserimento delle parole chiave e, per l’appunto, al miglioramento della leggibilità dei nostri testi.
In questo articolo scopriremo perché ottimizzare la leggibilità dei contenuti è cruciale per la nostra strategia di content marketing, come ci consente di avvicinarci al nostro pubblico di riferimento ed essere premiati dagli algoritmi dei motori di ricerca. Inoltre, vedremo come utilizzare un indice di leggibilità quale il Flesch Reading Ease per migliorare la nostra capacità di scrittura e quali sono i suoi principali limiti. Ma, prima di tutto, che cos’è e a cosa serve un indice di leggibilità?

Che cosa e cosa servono gli indici di leggibilità?

Gli indici di leggibilità sono strumenti di linguistica computazionale (ovvero basati sull’uso di sistemi informatici che hanno lo scopo di creare modelli statistici riguardanti la nostra capacità di comprensione e produzione del linguaggio), nati allo scopo di analizzare la difficoltà media di lettura e comprensione di un testo. In poche parole, sono dei calcoli statistici che riassumono il grado di leggibilità dei nostri testi.

Ma perché la facilità di comprensione dei nostri testi è un elemento molto importante della nostra strategia di content marketing? I motivi sono essenzialmente due:

  1. Da un lato, creare contenuti leggibili, semplici e chiari è fondamentale per attirare più lettori e per trattenerli più a lungo sulle nostre pagine, così come per consolidare l’autorevolezza del nostro sito e dei suoi contenuti.
  2. Dall’altra, fattori quali il tempo di permanenza su una pagina (ovvero il periodo di tempo trascorso da una persona a guardare una pagina web dopo aver fatto clic su un collegamento in una SERP) e il grado di autorevolezza dei contenuti hanno importanti ripercussioni su variabili chiave per il nostro posizionamento nei motori di ricerca, quali la frequenza di rimbalzo (un’alta frequenza di rimbalzo viene interpretata dai motori di ricerca come un segnale che la user experience sul nostro sito sia insoddisfacente), sul loro tasso di conversione, e così via. Inoltre, gli utenti ricorrono sempre più frequentemente alla ricerca vocale sui motori di ricerca: testi scorrevoli e chiari saranno dunque premiati anche in questo caso. Tutti questi fattori influiscono indirettamente sulla capacità posizionamento dei nostri articoli SEO e dunque sulla possibilità di attirare una fetta più grande di traffico organico.

Ecco spiegata la nascita dei diversi indici di leggibilità dei testi, che sono in genere basati su parametri quali formattazione del testo, lunghezza dei paragrafi, facilità di scansione, lunghezza delle frasi e il numero di parole e/o sillabe usate. Parametri che sono poi riassunti in specifiche formule matematiche, quali il Flesch Reading Ease.

Che cos’è il Flesch Reading Ease e come viene calcolato?

Il Flesch Reading Ease, teorizzato per la prima volta nel 1948 dallo studioso americano Rudolf Flesch misura il grado di leggibilità di un testo in lingua inglese sulla base di due variabili:

  1. La lunghezza media delle frasi (misurata dal numero di parole)
  2. Il numero medio di sillabe per parola

Queste due variabili sono poi riassunte in un’equazione, il cui risultato è un punteggio compreso tra 0 e 100, con lo 0 che indica un testo molto difficile da leggere ed il 100 un testo molto chiaro e comprensibile a/da tutti.

Nello specifico, l’equazione è la seguente:

(Facilità di lettura) F = 206,835 – (84,8 S) – (1,015 P)
F la leggibilità del testo, S il numero medio di sillabe per parola e P il numero medio di parole per frase

L’indice è stato poi riadattato alla lingua italiana (indice di Franchina–Vacca), con la seguente formula:

F= 206 – (0,65 . S) – P
S che corrisponde alle sillabe di 100 parole e P il numero medio di parole per frase

In entrambi i casi, più il punteggio è alto e più il testo dovrebbe essere scorrevole, semplice da leggere e dunque alla portata di tutti. In linea di massima, un testo con F>90 dovrebbe essere comprensibile anche da uno studente delle scuole medie, mentre un F<30 indica un testo scritto in linguaggio tecnico o comunque molto articolato, comprensibile soltanto dagli addetti ai lavori o da persone dotate di un elevato grado di istruzione.

Il Flesch Reading Ease per gli articoli SEO: utilità e limiti

Come abbiamo visto sopra, la leggibilità di un testo può impattare significativamente – seppure in maniera indiretta – il nostro posizionamento all’interno dei motori di ricerca. Ecco spiegata l’esistenza di strumenti per l’ottimizzazione degli articoli SEO scritti in WordPress, tra i quali il popolarissimo plugin SEO Yoast, che utilizzano proprio l’equazione Flesch Reading Ease per aiutarci a migliorare la struttura e chiarezza espositiva dei nostri testi.

Se abbiamo familiarità con SEO Yoast avremo certamente notato che questo strumento ci restituisce un’immagine generale circa la leggibilità dei nostri testi attraverso l’uso di un semaforo: verde per punteggi sopra al 60, giallo per quelli compresi tra 60 e 30, e rosso per quelli con punteggio inferiore a 30.

Ma c’è di più: il plugin verifica anche la presenza di altri importanti parametri che assicurano la buona leggibilità di un testo, quali la presenza di parole di transizione, la distribuzione dei sottotitoli (tag header), la lunghezza dei paragrafi e delle frasi, l’assenza di frasi consecutive che iniziano con la stessa parola ed un bilanciamento tra forme verbali attive e passive.

La somma di tutti questi elementi dovrebbe aiutarci quindi a scrivere testi che catturano l’attenzione dei lettori e dei motori di ricerca. Ma c’è un però: il Flesch Reading Ease è una formula statistica, e non sempre la matematica può aiutarci a comprendere i reali intenti di ricerca dei nostri lettori.

Chi si occupa di content marketing lo sa bene: scrivere per il pubblico è molto più importante che scrivere per i motori di ricerca. Quando scriviamo contenuti significativi e che aggiungono valore alla nostra area di competenza, le persone li leggeranno. Ecco perché è molto importante tenere sempre presente il nostro pubblico di riferimento ogni qualvolta ci accingiamo a scrivere un articolo e perché la leggibilità di un testo non può basarsi soltanto sulla lunghezza delle frasi e delle parole usate. Non tutti gli argomenti possono essere tratti attraverso l’uso di parole semplici e di frasi brevi, così come non tutte le tipologie di lettori apprezzano testi concisi e poco strutturati.

Ecco perché non dobbiamo mai dimenticarci di comprendere appieno la nostra audience e i suoi reali bisogni. Questo può voler dire creare testi contenenti periodi più lunghi e complessi e termini più tecnici rispetto a quelli “premiati” dal Flesch Reading Ease.

D’altra parte, ricordiamo sempre che la maggior parte dei lettori ha le competenze per leggere testi complessi, ma è spesso portata – per ragioni di tempo e/o convenienza – ad orientarsi verso articoli più semplici. Ecco perché una buona strategia di content marketing dovrebbe focalizzarsi sul trovare un compromesso tra la leggibilità di un testo e la sua reale fruibilità ed utilità per il lettore.

Alcuni suggerimenti per migliorare la leggibilità dei nostri articoli SEO

In conclusione, il Flesch Reading Ease Score – così come qualsiasi altro indice che si propone di misurare la leggibilità di un testo – dovrebbe essere considerato come uno strumento utile a migliorare la leggibilità dei nostri articoli SEO, piuttosto che come una regola da seguire ciecamente.
Di conseguenza, più che focalizzarci sul valore assoluto del Flesch Reading Ease del nostro testo, dovremmo prima di tutto chiederci se quel testo sia abbastanza facile, chiaro e comprensibile per il nostro pubblico di riferimento. I lettori sono infatti portati ad abbandonare i siti che non soddisfano i propri intenti di ricerca e, come abbiamo detto prima, il tempo di permanenza su una pagina è una metrica molto importante per il caro algoritmo di Google.

Per facilitare questo compito, abbiamo individuato 5 semplici consigli generali per migliorare la leggibilità dei nostri testi:

  1. Comprendere i bisogni della nostra audience, se possibile costruendo una reader persona (ovvero un lettore “tipo”, con specifiche caratteristiche, età, livello di istruzione, interessi);
  2. Adottare una formattazione chiara e lineare attraverso l’uso di paragrafi e sotto paragrafi, ma anche – dove possibile – di liste ed elenchi che aiutano il lettore ad avere una visione d’insieme del testo;
  3. Scegliere con cura le parole, ancora una volta adeguando il nostro linguaggio al nostro pubblico di riferimento. Optiamo per parole che riassumano in modo efficace il nostro messaggio, evitando inutili giri di parole o termini troppo complicati (questo soprattutto quando ne esistono di più semplici e che servono allo stesso scopo), che non fanno altro che complicare inutilmente la scorrevolezza del nostro testo. Sarete sorpresi di quanto un articolo diventi più leggibile quando eliminiamo le parole non necessarie. Inoltre, quando possibile, preferiamo forme verbali attive, in quanto più immediate e facilmente comprensibili.
  4. Utilizziamo il grassetto per evidenziare parole chiave e concetti particolarmente importanti. Questo è utile non soltanto per focalizzare l’attenzione del lettore sui temi chiave dei nostri articoli SEO, ma anche per facilitare la loro scansione da parte dei crawler dei motori di ricerca.
  5. Da ultimo, cerchiamo sempre di empatizzare con il lettore, mantenendo un tono informale, ma comunque conforme al messaggio che stiamo cercando di veicolare. Questo è un modo efficace di catturare l’attenzione del lettore e, di conseguenza, di aumentare il tempo di permanenza sulle nostre pagine.
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