Content Marketing: i 10 errori che fanno più spesso le aziende

di Pietro Dommarco
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Content marketing: 10 errori

Content Marketing e aziende: il contenuto al centro della strategia di marketing

Secondo i dati del Content Management and Strategy Survey 2021, elaborato dal Content Marketing Institute, oggi i contenuti hanno un ruolo centrale nella strategia di business: l’81% degli intervistati, infatti, afferma che la propria azienda vede i contenuti come una strategia di business, rispetto al 72% dello scorso anno.

Dall’indagine emerge anche un aumento di coloro che descrivono la competenza della loro azienda nell’uso della tecnologia per gestire i contenuti come “esperta/avanzata” (31% rispetto al 25% dell’anno scorso).

Inoltre, il report evidenzia una maggiore attenzione alla Customer Experience durante la fase di pianificazione dei contenuti per creare esperienze coerenti e di qualità lungo tutto il Customer journey.

Sono quindi sempre più numerose le aziende che vedono nel Content marketing un utile strumento di promozione del brand, tuttavia molte commettono degli errori che possono compromettere l’intera attività di marketing.

Va infatti ricordato che progettare, sviluppare e distribuire contenuti di valore non significa scrivere semplicemente dei testi, ma è un lavoro complesso che richiede tempo, attenzione, costanza e flessibilità.

Content marketing: i 10 errori più comuni delle aziende

Il Content marketing è uno degli strumenti più efficaci e potenti del Digital marketing e, secondo uno studio pubblicato sul sito web del marketer Neil Patel, le aziende che lo implementano hanno tassi di conversione 6 volte superiori rispetto a quelle che non lo fanno.

Va però ricordato che ogni giorno vengono pubblicati una miriade di nuovi contenuti e avere successo non è così facile come può sembrare, soprattutto se non si utilizzano correttamente le tecniche per attrarre, coinvolgere e fidelizzare un determinato target.

Scopriamo insieme quali sono i dieci errori di Content marketing che le aziende fanno più spesso:

  1. Non avere una strategia

    Il Content marketing non è un’attività che si improvvisa e per creare dei contenuti di valore, in grado generare lead, fidelizzare i clienti e convincere i prospect, è fondamentale partire da una pianificazione strategica (Content strategy) basata sullo studio del contesto, la definizione degli obiettivi, l’analisi del target di riferimento, la creazione di un piano editoriale e l’individuazione dei canali adatti per la distribuzione.

    L’assenza di un piano editoriale ben articolato e di un processo di approvazione dei contenuti, l’aggiornamento saltuario del blog aziendale e la mancata valutazione delle performance sono gli tra gli errori più frequenti e possono compromettere la crescita del business.

  2. Non conoscere le regole SEO

    Ignorare le regole della Search Engine Optimization, o non applicarle correttamente, limitandosi a infarcire il testo di parole chiave senza formattarlo nel modo giusto, significa non ottenere un buon posizionamento nelle classifiche dei motori di ricerca.

    Un contenuto ben posizionato incrementa il traffico verso un sito web, aumenta la Brand Awareness, genera lead di qualità e migliora il tasso di conversione. La SEO è un’attività complessa e deve essere affidata a un esperto con competenze trasversali che vanno dal web marketing alla conoscenza base dei linguaggi di programmazione, come HTML5 e CSS, fino alla padronanza dei software di web analytics.

 

SEO Copywriting

  1. Non utilizzare un linguaggio adeguato

    Il Tone of Voice è un elemento fondamentale per il brand poiché caratterizza la comunicazione dell’azienda, sia online che offline, tuttavia si tratta di uno strumento troppo spesso sottovalutato.Il Tone of Voice può essere freddo, neutro, caldo oppure colorato e scegliere quello giusto fa parte del processo di costruzione della Brand Identity. Per definire il tono di voce più adatto a un brand è necessaria un’attenta analisi della personalità dell’azienda e uno studio approfondito dell’audience di riferimento.

  2. Non inserire elementi visivi

    I grandi blocchi di testo, privi di immagini, infografiche, grafici o video in grado di catturare l’attenzione, sono noiosi e poco leggibili.Incorporare elementi visivi aiuta a rendere più comprensibile il testo, semplifica le informazioni, incrementa il traffico verso un sito web e aumenta l’engagement del pubblico di riferimento.

  3. Non applicare la strategia della piramide dei contenuti

    Scrivere un articolo per il blog aziendale può sembrare un compito facile e alla portata di tutti, ma in realtà si tratta di un’attività di marketing che risponde a precise regole.Gli articoli, infatti, non sono tutti uguali: ci sono i pillar article (o Cornerstone), su cui si regge la struttura editoriale, gli articoli di supporto e i cosiddetti articoli longtail. Inoltre, esistono anche gli articoli evergreen e le news.

Il blog aziendale è una parte importante dell’immagine del brand e costruire la giusta piramide dei contenuti è il primo passo per strutturare un progetto editoriale che funzioni nel tempo.

  1. Non inserire le Call To Action

La Call To Action (CTA), letteralmente “chiamata all’azione”, ha l’obiettivo di invitare gli utenti a compire una determinata azione. Può essere ad esempio l’iscrizione alla newsletter oppure l’acquisto di un prodotto o servizio. La corretta gestione delle call to action è un elemento fondamentale per qualunque progetto di Content marketing.

Senza una CTA ben studiata e posizionata in uno spazio visibile è difficile generare lead di qualità che potrebbero trasformarsi in nuovi clienti. La posizione della CTA deve essere priva di elementi di disturbo che possono distogliere l’attenzione dell’utente,

  1. Non misurare il Return On Investment

Il Return On Investment (ROI) è il ricavo che un’azienda genera dalle diverse attività di Content marketing rispetto al budget investito.

Il ROI è uno strumento importante che permette di valutare la reale efficacia di un investimento e per misurarlo è necessario analizzare: il traffico del sito, i lead qualificati, il volume delle vendite, la percentuale di clic, gli effetti della SEO, la condivisione sui social media, l’engagment sul sito.

  1. Non sponsorizzare adeguatamente i contenuti

I contenuti per essere visti devono essere condivisi, ma questo non significa solo ottimizzarli per i motori di ricerca. Perché una Content strategy funzioni è necessario associarla a una Social media strategy efficace e sfruttare strumenti come l’Email marketing o le campagne di Influencer marketing.

  1. Essere autoreferenziali

I contenuti di un blog aziendale devono essere utili, informativi, interessanti, capaci di rispondere alle domande degli utenti. Soprattutto è importante che siano in grado di offrire una soluzione a uno specifico problema.

Pubblicare esclusivamente aggiornamenti aziendali o contenuti autocelebrativi non è una strategia vincente: al centro del Content marketing, infatti, deve esserci sempre il cliente.

  1. Non avere un sito responsive

Non avere un sito ottimizzato per i dispositivi mobili è un errore che può compromettere anche la migliore delle strategie di Content marketing.

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