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Che cosa sono gli NFT?
Ormai sono diventati famosi in tutto il mondo, ma cosa sono esattamente i gettoni non fungibili che aprono le porte del Metaverso e come creare un NFT? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo fare un passo indietro e partire da che cos’è un token.
In generale, un token è una rappresentazione digitale di qualcosa che ha valore. I token possono essere utilizzati come strumenti di pagamento, come mezzo per scambiare beni e servizi o come “gettoni” per l’accesso a determinate funzionalità all’interno di un ecosistema.
L’Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano definisce il token come “Un’informazione digitale, registrata su un registro distribuito, univocamente associata a uno e un solo specifico utente del sistema e rappresentativa di una qualche forma di diritto: la proprietà di un asset, l’accesso a un servizio, la ricezione di un pagamento, e così via”.
I token si distinguono in due grandi gruppi: Fungible Tokens, ossia i token fungibili, e i Non Fungible-Token, meglio noti come NFT: i primi, come l’Ether o i Bitcoin, sono uguali tra di loro e possono essere scambiati liberamente, mentre i secondi sono inimitabili e rappresentano dunque un valore intrinseco legato alla singola unità. In altre parole, ogni NFT è unico e non può essere sostituito da un altro.
I gettoni non fungibili, o gettoni non riproducibili, possono essere utilizzati per rappresentare qualsiasi cosa: dalle opere d’arte ai video musicali, dagli oggetti virtuali come abiti e accessori per i avatar ai terreni nel mondo digitale. Ognuno di questi asset digitali può essere associato a un NFT che ne certifica l’autenticità e ne garantisce la proprietà.
3 esempi più famosi di NFT
Gli NFT si basano sulla tecnologia blockchain e, come abbiamo già detto, rappresentano asset digitali unici. La blockchain è una tecnologia che consente la creazione di registri distribuiti in cui vengono memorizzate le informazioni sugli utenti e sugli eventi. I beni NFT più comuni includono immagini, video, musica, GIF e oggetti da collezione.
Prima di entrare nel vivo della creazione di NFT, vediamo quali sono gli esempi più famosi di questo tipo di asset digitali da cui possiamo trarre ispirazione:
- CryptoKitties: si tratta di gatti virtuali collezionabili, creati come esperimento per dimostrare la potenzialità della tecnologia blockchain. I CryptoKitties sono stati lanciati nel dicembre del 2017 da Axiom Zen, una società di Vancouver, e hanno raccolto oltre 12 milioni di dollari in pochi mesi;
- Everydays: the First 5000 Days: si tratta di un’opera d’arte digitale creata da Beeple, un artista e graphic designer statunitense. L’opera, composta da 5000 disegni in formato JPG, è stata venduta all’asta da Christie’s per l’incredibile cifra di 69 milioni di dollari in Ether, una criptovaluta;
- Bored Ape Yacht Club: è una collezione di NFT di 10.000 scimmie virtuali, na da un’idea di quattro amici che hanno deciso di mettere in vendita questi animaletti come se fossero azioni in borsa. La notte del 30 gennaio 2022, Bored Ape #232 è stato venduto per ben 1080.69 ETH ($ 2.85 milioni).
Come creare un NFT? 5 step per farlo in autonomia
Vediamo i passi fondamentali per creare NFT e come fare per venderli:
- Decidere il tipo di NFT che si vuole creare: come abbiamo già detto, i gettoni non fungibili possono rappresentare qualsiasi cosa, dalle opere d’arte ai video musicali, dagli oggetti virtuali come abiti e accessori a biglietti per eventi. La scelta del tipo di bene da rappresentare è dunque fondamentale e dipende dalle proprie preferenze e interessi. Se decidi di creare un NFT semplice, non necessariamente avrai bisogno di uno sviluppatore, al contrario di quello che succede se vuoi creare un bene più complesso come, ad esempio, un gioco o un’applicazione;
- Scegliere la piattaforma su cui creare gli NFT: come abbiamo detto, gli NFT si basano sulla tecnologia blockchain. Esistono diverse piattaforme che consentono di creare e gestire questi asset digitali in modo sicuro e affidabile. Tra le più famose ricordiamo Ethereum, Tron, EOSIO, Wax e VeChain. Ognuna di queste piattaforme ha le sue specifiche tecniche e funzionalità quindi, prima di scegliere su quale creare il proprio NFT, è importante fare una ricerca approfondita sulle varie opzioni disponibili;
- Creare un portafoglio di criptovalute: come abbiamo già detto, gli NFT si basano sulla tecnologia blockchain e come tale hanno bisogno di criptovalute per funzionare. Ethereum, ad esempio, utilizza la sua criptovaluta nativa, l’Ether. Prima di iniziare a creare il proprio NFT, quindi, è importante procurarsi un portafoglio virtuale in cui depositare le monete necessarie. Una volta creato un portafoglio, è il momento di acquistare criptovalute per poter iniziare a creare il proprio NFT;
- Creazione dell’NFT: come abbiamo già detto, la creazione di un NFT può essere fatta in autonomia o con l’aiuto di uno sviluppatore, a seconda del tipo di bene che si intende rappresentare. Ad ogni modo, per creare un NFT è necessario utilizzare un linguaggio di programmazione come Solidity o C ++. Una volta creato il codice, sarà possibile pubblicarlo sulla piattaforma scelta in precedenza;
- Dove comprare NFT e venderli: come abbiamo già detto, gli NFT possono essere venduti come qualsiasi altro bene digitale. Per venderli, è sufficiente pubblicarli su una piattaforma di scambio come OpenSea, Rarible o SuperRare. Oltre a queste, esistono anche diverse aste online come quelle di Christie’s e Sotheby’s che consentono di vendere gli NFT ad un prezzo prestabilito.
Con i passi sopra descritti, ora sai come creare un NFT in autonomia, ma se hai bisogno di aiuto per la realizzazione del tuo progetto o per la vendita dei gettoni non fungibili, il consiglio è affidarsi a un partner esperto come un’agenzia di Content marketing in grado di supportarti in ogni fase del processo e fornirti tutti gli strumenti necessari per ottenere il massimo dai tuoi gettoni non fungibili.